Eiaculazione precoce? Rimedi naturali e tecniche per combatterla

eiaculazione precoce copyQuello dell’eiaculazione precoce è un disturbo che coinvolge moltissimi uomini nel mondo, colpendo o avendo colpito ben un uomo su cinque. Le conseguenze più ovvie si riversano sugli uomini, che vivono il sesso con un costante senso d’inadeguatezza e ansia, e quindi in modo del tutto insoddisfacente. Ma, se la frustrazione è sicuramente alta per colui che ne soffre, anche la partner risente non poco del problema: la vita di coppia può diventare carica di nervosismo, alimentato dal senso di vergogna verso se stessi e la compagna.

Ricordiamo che l’eiaculazione precoce può dipendere da cause di diverso tipo, psicologiche o fisiche. Per chi ne soffre da sempre si parla di eiaculazione precoce primaria, mentre se il problema si verifica solo in alcune situazioni o periodi e non con tutte le partner si può definire come eiaculazione precoce situazionale.

Oggi sappiamo che l’eiaculazione precoce è un problema curabile con trattamenti farmacologici ad hoc, come Priligy, l’unico farmaco mirato per l’eiaculazione precoce. Nel caso però le cause siano di natura psicologica, o legate solo ad alcune situazioni particolari, il trattamento con i farmaci potrebbe non essere la scelta più indicata. In questo caso, oltre alla consulenza psicoterapeutica nei casi in cui ci siano motivazioni psicologiche alla base del problema, si possono provare alcuni rimedi naturali. Prima di elencarli, è bene tenere a mente che nessun rimedio “fai da te” può essere considerato un sostituto delle visite specialistiche con un andrologo o un urologo: in caso di problemi di eiaculazione precoce è sempre fondamentale rivolgersi a uno specialista prima possibile, con coraggio e senza vergogna, per comprenderne le cause e poter quindi intraprendere un trattamento mirato.

Comunque, appurato che il proprio disturbo non derivi da cause fisiche o anatomiche, alcuni rimedi naturali possono rivelarsi utili per alleviare l’ansia, una delle cause dell’eiaculazione precoce. Parliamo in particolare di rimedi alimentari che sembrerebbero favorire il rilassamento dei muscoli e della mente, un aiuto non da poco per chi ha scarse prestazioni sotto le lenzuola soprattutto in situazioni di stress. Fra questi rimedi ci sono i cibi a basso o nullo contenuto di grassi saturi, come il latte di mandorla, e i prodotti specifici per la concentrazione come il ginseng, alcune erbe officinali, note per le loro capacità sedative sull’ansia, come ad esempio la passiflora.

Oltre ai rimedi alimentari, possiamo anche parlare di alcune tecniche “meccaniche” per aumentare la durata dell’amplesso. Tra queste ci sono prima di tutto le posizioni per fare l’amore: si possono scegliere, infatti, quelle più dolci in termini di attrito su glande e asta del pene, quali quella a cucchiaio, sdraiati sul fianco. Tra le altre tecniche, sicuramente il coito interrotto e la strategia dello “stop and start”, ovvero fermarsi per qualche secondo quando si avverte di essere in prossimità dell’orgasmo per controllare l’eiaculazione e poi riprendere il rapporto. Anche la masturbazione è una risorsa per imparare a conoscere il proprio corpo, per capire quali aree siano troppo sensibili o per desensibilizzarle con la stimolazione nel tempo. Come già riportato in questo post, anche gli esercizi di Kegel, ovvero tecniche per rinforzare i muscoli pubococcigei, sono utili per avere un maggiore controllo su erezioni ed eiaculazione.

Tra i rimedi non del tutto naturali, ma comunque utili per ritardare l’eiaculazione e allungare la durata del rapporto sessuale ci sono anche condom ritardanti o creme lievemente anestetiche. Se niente di tutto ciò funziona, o se il proprio problema è di natura fisiologica, tuttavia, non resta che optare per un trattamento farmacologico ad hoc come Priligy, sempre sotto consiglio di un medico specialista e dietro prescrizione medica. È bene diffidare, invece, di farmaci sconosciuti o low cost, pubblicizzati spesso sul web e venduti senza bisogno di ricetta: si rischia di incappare in brutte sorprese, come farmaci contraffatti prodotti chissà dove, che possono mettere seriamente a repentaglio la propria salute!

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Eiaculazione: precoce, ritardata o impossibile?

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L’eiaculazione è la risposta sessuale maschile.
E’ un processo complesso composto da tre fasi:
– emissione del liquido seminale
– eiaculazione
– chiusura del collo vescicale.
Questi avvenimenti richiedono una coordinazione tra sistema nervoso vegetativo e sistema nervoso somatico.
La capacità di eiettare lo sperma attraverso l’uretra è data dalla stimolazione del nervo pudendo, che determina la contrazione della muscolatura striata del perineo.
La variazione soggettiva dell’evento è condizionata dalla percezione che viene influenzata, oltre che da elementi neurosentitivi, da elementi psicologici inerenti la situazione e la relazione con il partner.
Si possono avere diversi disturbi dell’eiaculazione:

  1. Eiaculazione precoce
  2. Eiaculazione ritardata
  3. Eiaculazione impossibile o aneiaculazione

         Eiaculazione precoce

L’eiaculazione precoce è considerata come la più comune disfunzione sessuale maschile. Si può definire precoce quando avviene dopo una sollecitazione sessuale di bassa intensità o di breve durata. Dal punto di vista clinico è abbastanza difficile definirla con precisione ed in modo unanime; i criteri diagnostici sono cambiati negli anni e diversi tra i vari studiosi. Alcuni protocolli clinici definiscono l’eiaculazione come precoce se il tempo di contenimento in vagina è di un minuto, altri se inferiore a cinque minuti. Sicuramente possiamo dare un giudizio oggettivo di eiaculazione precoce, quando essa avviene “ante portam” ovvero prima della penetrazione, oppure immediatamente dopo la penetrazione. Possiamo avere, invece, un giudizio soggettivo quando il soggetto ritiene insoddisfacente il tempo intercorso tra l’inizio della stimolazione sessuale e l’eiaculazione con il conseguente scarso piacere orgasmico. In sintesi la precocità è una condizione per cui un uomo è incapace di esercitare un controllo volontario, così che nel momento di una intensa e soggettiva, forte eccitazione raggiunge rapidamente l’orgasmo. In relazione all’epoca dell’insorgenza possiamo distinguere l’ E.P. in:

– primaria, se presente fin dai primi rapporti (ad eziologia prevalentemente psicologica )
-secondaria, se si presenta, spesso progressivamente, dopo anni di sessualità soddisfacente (di natura organica o mista o in concomitanza di deficit erettivo )

Cause organiche di E.P. primaria:

  • spina bifida
  • assunzione di sostanze, come amfetamina e allucinogeni
  • anomalie del pene: brevità del frenulo, balaniti, incurvamenti notevoli del pene

Cause organiche di E.P. secondaria:

  • prostato-vesciculiti
  • interventi di chirurgia pelvica
  • traumi alla colonna vertebrale
  • difficoltà erettive

Cause psicologiche:

  • difficoltà ad avvertire la sensazione premonitrice dell’eiaculazione
  • abitudine alla masturbazione clandestina, frettolosa o a rapporti sessuali rapidi
  • ansia da prestazione
  • difficoltà per l’eccessiva emotività o inibizione nel rapporto con l’altro sesso
  • reazione a disfunzioni femminili come la dispareunia, vaginismo o altre difficoltà alla penetrazione
  • difficoltà relazionali della coppia

Sintomatologia:

  • Eiaculazione in breve tempo
  • Difficoltà dell’uomo di provare piacere del proprio orgasmo
  • Difficoltà dell’uomo di dare piacere alla partner

Conseguenze:

  • Frustrazione per entrambi i partner, con successiva difficoltà nella relazione
  • Ansia per la prestazione sessuale.
  • Depressione per il senso di inadeguatezza e per l’insoddisfazione sessuale
  • Evitamento o rifiuto di rapporti sessuali

Consigli generali:

  • Avere rapporti sessuali più frequenti favorisce un maggior controllo eiaculatorio
  • E’ bene che la coppia parli del problema con spirito costruttivo.
  • La partner eviti i rimproveri e incoraggi il compagno a recarsi dallo specialista e proponga di andare insieme per una terapia di coppia.
  • Non pensare che il problema si risolverà con il tempo, poichè è dimostrato dall’esperienza che la risoluzione non avviene da sola

Trattamenti:

Per accertarsi che non vi siano a cause organiche è bene sottoporsi ad una visita urologica.
Dopo questo accertamento, soprattutto se non vi sono problemi organici, la cura specifica è di tipo psicosessuologico.
La Dott.ssa Bado, dopo studi, ricerche ed esperienza professionale decennale, ha messo a punto con successo una metodologia specifica per la cura dell’eiaculazione precoce.
Il primo obiettivo è sviluppare nel soggetto la conoscenza del processo eiaculatorio, con il riconoscimento della sensazione del momento dell’inevitabilità eiaculatoria ed il suo controllo tramite una tecnica specifica.
Fin dai primi giorni si ha il controllo dell’eiaculazione, che andrà sempre più migliorando. Il percorso psicosessuologico per il controllo dell’eiaculazione precoce si attua in poche sedute, che possono essere sia individuali che di coppia.
Vengono impartite spiegazioni e prescrizioni di comportamento affinché il rapporto sessuale sia più soddisfacente per entrambi.
Anche durante un percorso di coppia sono previsti momenti individuali per approfondire tematiche personali e relazionali specifiche per i due partner.
Vengono curate anche le problematiche di tipo ansioso con il relativo trattamento che potrà utilizzare le terapie di rilassamento come il Training Autogeno o altre modalità altrettanto efficaci.

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  1.  Eiaculazione ritardata

L’eiaculazione è ritardata quando avviene solo dopo una stimolazione sessuale che deve essere molto intensa e perdurare per un tempo molto lungo, sia in fase di autoerotismo che nel rapporto sessuale interpersonale. Si considera ritardata quando il protagonista giudica soggettivamente che il tempo necessario per arrivare all’eiaculazione è eccessivamente lungo, tanto da creare disagio a lui e/o alla partner.

Si divide in :

– primaria (quando è presente fin dall’inzio della vita sessuale dell’individuo)
– secondaria (quando si manifesta dopo anni di una vita sessuale soddisfacente)
– assoluta (quando non si ha mai l’eiaculazione)
– situazionale ( quando non si ha eiaculazione nella maggioranza di rapporti)

Cause di tipo organico:

  • diabete
  • ipotiroidismo
  • tumori o traumi del midollo
  • sclerosi multipla
  • morbo di Parkinson
  • neuropatie

Cause di tipo psicologico:

  • Traumi psicosessuali del passato
  • Dogmi religiosi
  • Educazione familiare repressiva
  • Tabù e pregiudizi
  • Ansia da prestazione
  • Interferenza tra rapporto affettivo e funzione erotica
  • Difficoltà di comunicazione o di potere nella coppia
  • Paura del godimento sessuale proprio o della partner
  • Evitamento di una gravidanza e delle responsabilità
  • Paura dell’insuccesso e dell’abbandono

Consigli generali:

E’ opportuno chiedere un consulto di uno specialista quando il soggetto ritenga di non avere dei tempi di eiaculazione soddisfacenti.
Si potranno così comprendere le cause della disfunzione ed avere le cure necessarie.

Trattamenti:

Nella maggioranza dei casi, l’e. ritardata è d’origine psicologica e pertanto e necessario effettuare delle sedute ed un percorso psicoterapico di sessulogia.
Il sessuologo insegnerà tecniche di rilassamento e di addestramento alla percezione di sensazioni più intense. Il trattamento da buoni risultati, nel 75 per cento dei casi.

          Eiaculazione impossibile

E’ eiaculazione impossibile quando non avviene durante l’autoerotismo o il rapporto sessuale.

L’aneiaculazione è l’assenza di eiaculazione che può essere accompagnata o meno dall’orgasmo, pertanto si hanno le due forme “orgasmica” e “non orgasmica”. Si ha eiaculazione retrograda quando lo sperma non fuoriesce ma si immette nella vescica invece che all’esterno. Può dipendere da varie cause, fra cui, in ordine di frequenza:

  • Inibizione sessuale
  • Inibizione farmacologica (antidepressivi e neurolettici)
  • Malattie prostatiche
  • Disfunzioni del sistema nervoso autonomo

L’aneiaculazione, specialmente nella variante orgasmica, spesso non è distinguibile dalla eiaculazione retrograda. L’analisi delle urine, finalizzata alla ricerca di spermatozoi nell’urina, permette la diagnosi corretta.

Cause di tipo organico:

  • Malattie prostatiche o delle vescicole seminali
  • Interventi di prostatectomia
  • Infiammazioni o traumi post-chirurgici
  • Neuropatia diabetica
  • Insufficienza del sistema endocrino con deficit di testosterone
  • Ipotiroidismo
  • Tumori o traumi del midollo
  • Sclerosi multipla
  • Morbo di Parkinson
  • Terapie con farmaci antidepressivi

Cause di tipo psicologico:

  • Ansia da prestazione
  • Terrore della paternità
  • Timore inconscio dell’altro sesso
  • Autocontrollo eccessivo

Sintomatologia:

  • Assenza di eiaculazione nonostante la sensazione orgasmica
  • Assenza di eiaculazione e di orgasmo
  • Eiaculazione senza orgasmo
  • Insoddisfazione per lo sforzo psichico (spesso la partner lamenta il disagio) e fisico che tale disturbo comporta

Consigli generali:

E’ opportuno chiedere un consulto di uno specialista quando il soggetto ritenga di non avere dei tempi di eiaculazione soddisfacenti.
Si potranno così comprendere le cause della disfunzione e avere le cure necessarie.

Trattamenti:

Nella maggior parte dei casi l’e. impossibile ha cause di tipo psicologico.
Pertanto è necessario rivolgersi ad uno specialista in sessuologia ad attuare una terapia sessuale del singolo o della coppia.
L’obiettivo principale di questi incontri è quello di far prendere consapevolezza al paziente delle dinamiche sottese, con la disamina della sua storia personale soprattutto in ambito sessuale.

Il sessuologo impartisce prescrizioni di comportamenti e modalità di rapporto sessuale che il soggetto svolgerà con la sua partner.
Il terapeuta si può avvalere di tecniche di Rilassamento e di Visualizzazione Guidata per permettere al paziente di superare il blocco psicofisico e prendere contatto con le proprie istanze più profonde.
Attraverso il Training Autogeno il soggetto impara a rilassarsi, ad essere in armonia con se stesso per raggiungere l’obiettivo desiderato. La terapia è complessa ed articolata, adatta alla specifica problematica di ogni singolo paziente.

Dott. Andrea Militello, Urologo Andrologo

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I problemi di ‘lui’ a letto. Come individuarli e risolverli

A volte delle anomalie possono nascondere  disturbi più o meno gravi che, se curati in tempo, si possono risolvere senza eccessive conseguenze. Ecco una lista di problemi che possono succedere a tutti per aiutarvi a capire se il vostro ‘amico’ ha bisogno di voi.

Problema: Durante un erezione il vostro pene diventa curvo.

Diagnosi: Malattia di La Peyronie. Di solito può colpire intorno ai 50-60 anni di età, ma può succedere a chiunque in qualsiasi momento e le origini non sono state ancora definite.  “Sappiamo che questa patologia è causata da cicatrici fibrose sotto la pelle del pene, ma non siamo a conoscenza del perché avviene questa curvatura” ha dichiarato l’urologo Suks Minhas. Una curvatura potrebbe essere indicativa di un problema cardiovascolare, quindi vi consigliamo una visita medica anche se non vi crea problemi da un punto di vista sessuale.

Trattamento: Sono disponibili una varietà di farmaci ma, purtroppo, nessuno efficace al 100%. Tuttavia, la chirurgia potrebbe essere considerata come ultima risorsa nel caso in cui questo problema dovesse rendervi impossibile il rapporto sessuale, aggiunge Minhas.

Problema: Non ne vuole sapere di ‘andare giù’.

Diagnosi: Priapismo. A volte, come in questo caso, l’erezione non ha nulla a che fare con il desiderio sessuale. Il priapismo può succedere, ad esempio, come effetto collaterale a seguito dell’assunzione di farmaci per la disfunzione erettile come il Viagra ed è anche abbastanza comune negli adulti affetti da anemia falciforme. Qualche volta può capitare a causa di un infortunio, a seguito dell’assunzione di droghe o anche per nessuna ragione evidente. Non perdere tempo a ridarci su e vai subito in ospedale. “Se non si ottiene un trattamento entro sei ore dall’inizio dell’erezione potrebbero avvenire cambiamenti irreversibili nel pene che riguardano le funzioni muscolari” spiega Minhas.

Trattamento: Forza e coraggio: l’aspirazione, il drenaggio del sangue dal pene con un piccolo ago, è il trattamento migliore. Sarà fatto, ovviamente, sotto anestesia, quindi l’idea vi sembrerà senz’altro più dolorosa dell’intervento in sé. Se l’aspirazione non riesce c’è un’ulteriore opzione: un piccolo dispositivo impiantato nel pene che serve a reindirizzare il flusso del sangue.

Problema: Il tuo prepuzio non si ritrae dalla testa del vostro pene.

Diagnosi: Fimosi. Questo disturbo può sia non causarvi alcun problema e sia, invece, interferire pesantemente con la vostra vita. “La prima cosa da valutare è se è un problema che riguarda l’igiene, la disfunzione sessuale o il dolore durante un rapporto” dice Minhas. Se avete meno di 18 anni, niente panico: spesso il prepuzio non rientra completamente fino alla tarda pubertà.

Trattamento: Il vostro medico può prescrivervi una crema da applicare due o tre volte al giorno per superare il problema. Se non dovesse funzionare e avvertite dolori intensi sarebbe allora il caso di considerare una circoncisione, afferma Minhas.

Problema: Erezioni notevolmente meno rigide.

Diagnosi: “Se il paziente ha circa 40 anni consigliamo di sottoporsi ad una serie di accertamenti perché la disfunzione erettile può essere un campanello d’allarme per le malattie cardiovascolari” spiega Minhas. Altre cause potrebbero essere uno squilibrio ormonale, ad esempio il livello di testosterone abbastanza basso. Una lesione alla testa, anche un colpo relativamente leggero, potrebbe essere una causa in quanto provoca danni alla ghiandola pituitaria con conseguenti problemi ormonali. Vi consigliamo di parlarne con il vostro medico che vi aiuterà a capire se il problema è fisico oppure ormonale. Negli uomini più giovani, spesso, il problema è psicologico.

Trattamento: Se questa disfunzione non vi causa molti disagi, provate semplicemente a migliorare la vostra alimentazione. Esistono nutrizionisti in grado di suggerirvi i cibi più adatti a migliorare le vostre erezioni. Se invece sentite che avete bisogno di un aiuto più efficace, rivolgetevi al vostro medico oppure a cliniche on line per un supporto farmacologico. Per quanto riguarda i problemi psicologici, se persistono, sarebbe il caso di affrontarli con uno specialista. “La maggior parte dei problemi sono avvolti nella tipica ‘ansia da prestazione'” afferma la psicoterapeuta esperta in relazioni e sessualità Paula Hall e aggiunge: “Un consulente vi aiuterà a sviluppare un approccio più positivo verso il sesso per eliminare quelle ansie.”

Problema: Dolore durante eiaculazione e/o minzione.

Diagnosi: Questi sintomi possono verificarsi in diverse situazioni. Spesso la causa può essere un’infiammazione del pene, dei testicoli o, più comunemente, della prostata. “Molto raramente il problema può essere causato dai calcoli alla prostata oppure da ostruzioni nei condotti dello sperma” dice Minhas.

Trattamento: “Il trattamento della prostatite è a base di antibiotici e farmaci che rilassano la prostata” spiega Minhas. Le ostruzioni nei condotti possono essere risolti con semplici procedure di aspirazione.

Problema: il vostro glande è infiammato.

Diagnosi: Potrebbe trattarsi della fimosi, come nel caso del prepuzio che non si ritrae, oppure, se non sei stato molto attento, potrebbe trattarsi di un’infezione sessualmente trasmessa. Se c’è anche un po’ di gonfiore potrebbe essere una balanite: un’irritazione che si verifica a causa di una reazione allergica ad un nuovo sapone o gel doccia oppure semplicemente a scarsa igiene intima.

Trattamento: creme o pomate in grado di curare la balanite, applicate un paio di volte al giorno, dovrebbero bastare. Se invece avete contratto un’infezione sessualmente trasmittibile allora dovrete ricorrere all’utilizzo di antibiotici.

Eiaculazione precoce? Ecco i rimedi

L’eiaculazione precoce è probabilmente il problema sessuale più comune negli uomini di tutte le età. Tutti si sono trovati di fronte, almeno una volta nella vita, ad un episodio di eiaculazione precoce. Sui manuali l’eiaculazione precoce è definita come “un’eiaculazione ricorrente che avviene anche con una minima stimolazione sessuale, durante o poco dopo la penetrazione”. Più semplicemente, si può parlare di eiaculazione precoce quando un uomo raggiunge l’orgasmo più velocemente di quanto lui e la propria partner avrebbero desiderato.

A quale età è più frequente?

Premesso che l’eiaculazione precoce è comune a tutte le età, un’indagine del National Health and Social Life Survey ha rivelato come quest’ultima interessi il 30% degli uomini tra i 18 e i 29 anni; il 32% tra i 30 e i 39 anni; il 28% tra i 40 e i 49 e il 31% tra i 50 e i 59 anni. Se qualcuno sperava che con l’avanzare degli anni  gli episodi di eiaculazione precoce scomparissero o diminuissero, evidentemente sbagliava.

Quali sono le cause dell’eiaculazione precoce?

Non esiste un’unica causa, si tratta semmai di una combinazione di più fattori. Alcuni ritengono che all’origine dell’eiaculazione precoce vi sia uno stato di ansia, altri un’eccitazione insufficiente, altri ancora una tensione muscolare. Potrebbero essere tutti motivi validi o correlati fra loro, ed affrontarli singolarmente potrebbe essere la chiave per la cura dell’eiaculazione precoce. Tuttavia non sempre è possibile individuare quale sia la causa. Concentriamoci quindi sui rimedi.

1. RIDURRE L’ANSIA

La cosiddetta ansia da prestazione è certamente uno dei motivi all’origine dell’eiaculazione precoce. È dunque consigliabile imparare a mantenere il controllo e calmarsi prima di un rapporto sessuale. I metodi per ridurre l’ansia possono variare da persona a persona: esercizi di meditazione, ipnosi o l’immaginazione possono essere d’aiuto. Comunicare la propria ansia – alla partner o ad un terapeuta – può rivelarsi altrettanto utile. Infine, soprattutto i giovani, dovrebbero cercare di approfondire l’argomento quanto più possibile, con libri di educazione sessuale o dvd sulle tecniche sessuali. Più competenti e sicuri vi sentirete in materia, minori saranno le proababilità dell’insorgere di stati d’ansia.

2. ESERCIZI PER I MUSCOLI PELVICI

Durante il rapporto sessuale, se si trattiene il respiro mentre si flettono gli addominali o i muscoli, o se si sostiene il proprio peso corporeo come in alcune posizioni sessuali (missionario) si crea tensione muscolare, che a sua volta può aumentare il potenziale manifestarsi dell’eiaculazione precoce. Dal momento che l’orgasmo provoca contrazioni muscolari e un successivo rilascio della tensione muscolare stessa, sarebbe saggio lavorare in questo senso su più livelli. Attività come lo yoga, lo stretching, ecc sono tutti modi per diminuire la tensione muscolare nelle regioni addominali e pelviche. Una tecnica in questo campo impiegata da anni con successo sono gli esercizi di Kegel, pensati proprio per l’allenamento dei muscoli pubococcigei.

3. IL METODO “START AND STOP”

Lo “start and stop” è un metodo collaudato per il controllo dell’eiaculazione precoce e per un rapporto sessuale che duri più a lungo. In sostanza si tratta di stimolare il pene fino a che non si è pronti ad avere un orgasmo e poi interrompere di colpo la stimolazione. Questa tecnica servirà a ciascun uomo a riconoscere quando sta per raggiungere l’orgasmo, e a mentenere dunque la mente e il corpo rilassati anche in situazioni di forte eccitazione. L’obiettivo di questa tecnica, così come quella degli esercizi di Kegel, è allungare il ciclo di risposta sessuale tra la fase di eccitazione e quella dell’orgasmo.

4. LA MASTURBAZIONE

La maggior parte degli uomini ha un procedura accelerata di orgasmo durante la masturbazione. È necessario cambiare queste abitudini e prendersi tutto  il tempo necessario, per percepire ogni sensazione che accompagna all’orgasmo. L’ideale sarebbero 15-20 minuti di masturbazione, prima di eiaculare.

5. POSIZIONI SESSUALI

Anche le posizioni sessuali possono avere un impatto sull’eiaculazione precoce. La posizione generalmente più associata all’eiaculazione precoce è il missionario, in cui l’uomo è sopra la donna. Questo perchè la tensione muscolare aumenta nel momento in cui l’uomo è costretto a sostenere il peso del proprio corpo sulle braccia. Per chi soffre di eiaculazione precoce, le posizioni sessuali migliori sono quelle che limitano la tensione muscolare, ad esempio con la partner sopra o di lato.

6. TRATTAMENTI

In commercio esistono delle creme desensibilizzanti per chi soffre di eiaculazione precoce ma, oltre ad essere una soluzione temporanea, pochi uomini gradiscono il principio di azione. Queste creme vanno a ridurre, infatti, le sensazioni che si provano durante un rapporto, andando dunque ad inficiare il piacere stesso. Per quanto riguarda i farmaci contro l’eiaculazione precoce, l’unico attualmente approvato per questa condizione è Priligy, ma ve ne sono altri in via di sperimentazione.

Priligy: il farmaco italiano per l’eiaculazione precoce

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Priligy, il cui principio attivo è la dapoxetina, rappresenta oggi l’unico farmaco approvato per la cura dell’eiaculazione precoce. I diritti commerciali di Priligy – che appartenevano alla Johnson & Johnson e al suo marchio Janssen – sono stati ora acquisiti dall’azienda farmaceutica italiana Menarini. La Menarini si occuperà della distribuzione di Priligy non solo in Italia, ma anche in tutto il resto d’Europa e in molti paesi dell’Asia, Africa, America Latina e Medio Oriente.

“Prima della dapoxetina – dichiara il dott. Lorenzo Melani, direttore del reparto Sviluppo e Ricerca clinica del Gruppo Menarini – esistevano solamente alcuni trattamenti topici che avevano risultati non sempre soddisfacenti. Con dapoxetina, invece, una sola assunzione orale, al bisogno, può consentire con un tempo d’azione rapido un miglioramento del controllo volontario nell’amplesso. Il farmaco agisce infatti rapidamente, a seguito di un veloce assorbimento da parte dell’organismo, e viene eliminato nell’arco delle 24 ore”.

Gli uomini la cui eiaculazione precoce rappresenta un disturbo patologico, e non saltuario, potranno dunque avvalersi dell’aiuto di Priligy per raggiungere l’orgasmo al momento giusto, senza affrettare i tempi. Si tratta però di un farmaco che può essere acquistato solo previa ricetta medica e solo qualora l’eiaculazione si verifichi generalmente in un arco di tempo inferiore ai 2 minuti. La compressa di Priligy deve essere assunta da 1 a 3 ore prima del rapporto sessuale, facendo attenzione a non prenderne più di una nell’arco delle 24 ore. Questo farmaco risulta essere efficace nel 70% dei casi e può addirittura triplicare la durata del rapporto sessuale. Potranno usufruire del trattamento tutti gli uomini tra i 18 e i 64 anni con problemi di eiaculazione precoce. Per ottenere la ricetta per l’acquisto di Priligy ovviamente è necessario rivolgersi ad un medico, ma è tuttavia possibile anche chiedere un consulto online e ottenere la prescrizione per acquistarlo da cliniche e farmacie online autorizzate. Attenzione! Sebbene il farmaco sia ben tollerato ne viene sconsigliato l’uso a chi ha malattie cardiache e seri disturbi epatici o renali.

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Eiaculazione precoce: i 10 trucchi per sconfiggerla

L’eiaculazione precoce è un disturbo che colpisce molti uomini; stiamo parlando del 25-40% della popolazione maschile (4 milioni solo in Italia). Sebbene con il termine “eiaculazione precoce” si indichi un mantenimento dell’erezione non superiore ai 2 minuti, anche chi non ha questo problema cerca spesso nuove tecniche per far sì che il rapporto duri più a lungo. In media gli uomini durano dai 5 ai 10 minuti, ma il 70% di loro desidererebbe resistere di più. I metodi che Men’s health suggerisce sono quindi non solo rivolti a chi ha problemi di eiaculazione precoce, ma anche a chi intende migliorare le proprie prestazioni sotto le lenzuola. I consigli vanno seguiti prima, durante e dopo il rapporto sessuale così da aumentare le possibilità di riuscita.

PRIMA DI FARE SESSO

1.  Allenati con gli esercizi di Kegel

Sono esercizi specifici che aiutano a sviluppare il controllo dell’eiaculazione. Si tratta essenzialmente di contrarre volontariamente i muscoli pelvici, come avviene durante la minzione. Qui seguono ulteriori informazioni sugli esercizi di Kegel.

2.  Masturbarsi aiuta

Durante la masturbazione un uomo può capire quali sono i propri tempi e può provare con la pratica ad allungarli, ad esempio fissando un tempo minimo sempre maggiore. Inoltre, spesso avere un orgasmo tramite masturbazione prima di un rapporto aiuta a durare più a lungo.

 3.  La media del 7

Posto che il ciclo di risposta sessuale comprende 4 fasi (eccitazione, plateau, orgasmo e risoluzione), un uomo dovrebbe essere in grado di riconoscere l’intensità delle sensazioni associate ad ognuna delle fasi. Su una scala da 1 a 10, è consigliabile mantenere l’eccitazione sessuale su un valore pari a 7.

DURANTE IL SESSO

4.  Prima la donna

Se si aiuta la propria compagna a raggiungere l’orgasmo, preoccupandosi quindi prima del suo benessere, ci si sentirà poi maggiormente sollevati e meno tesi. Ridurre l’ansia può essere l’arma vincente contro l’eiaculazione precoce.

5.  Non spingere troppo

Se si vuole durare di più dovrebbero essere evitate, almeno all’inizio, penetrazioni profonde. Si potrebbe cominciare premendo semplicemente la punta del pene sul clitoride. In seguito, una volta avvenuta la penetrazione, i movimenti potrebbero essere meno profondi del solito (i primi 5-8 cm di vagina).

 6.  Preferire le posizioni in cui lei è sopra

In questo modo l’organo sessuale maschile è meno stimolato. Ancor più utile per combattere l’eiaculazione precoce è chidere alla propria compagna di muoversi lentamente quando è sopra.

7.  Premere sull’uretra

Se nel corso del rapporto sessuale l’eccitazione sta per giungere al culmine, è possibile arrestarla fermandosi e premendo sull’uretra. L’uretra è quel piccolo condotto posto sotto la testa del pene e che prosegue fino alla parte inferiore. Spingendo con la mano sull’uretra, si reprime momentaneamente l’afflusso di sangue e di conseguenza l’eventualità di un’eiaculazione precoce.

8.  Pensare ad altro

Preoccuparsi di fare flop non farà che aumentare il rischio di eiaculazione precoce. Meglio concentrarsi su altro, da una parte del corpo della partner, alla riunione del giorno seguente in ufficio.

DOPO IL SESSO

 9.  Concedere il bis

Gli uomini resistono di più la seconda volta quindi perchè non concedere il bis in caso di eiaculazione precoce?!

10.  Rivolgersi ad un medico

Se si continuano ad avere problemi di eiaculazione precoce nonostante si siano tenute a mente queste accortezze, è preferibile rivolgersi ad uno specialista (andrologo) che potrà consigliarvi la terapia adeguata da seguire. Il molti casi il medico potrebbe prescrivere anche il Priligy, l’unico farmaco autorizzato in Europa per il trattamento dell’eiaculazione precoce efficace anche se la causa del problema è psicologica.

Eiaculazione precoce

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