Eiaculazione precoce? Rimedi naturali e tecniche per combatterla

eiaculazione precoce copyQuello dell’eiaculazione precoce è un disturbo che coinvolge moltissimi uomini nel mondo, colpendo o avendo colpito ben un uomo su cinque. Le conseguenze più ovvie si riversano sugli uomini, che vivono il sesso con un costante senso d’inadeguatezza e ansia, e quindi in modo del tutto insoddisfacente. Ma, se la frustrazione è sicuramente alta per colui che ne soffre, anche la partner risente non poco del problema: la vita di coppia può diventare carica di nervosismo, alimentato dal senso di vergogna verso se stessi e la compagna.

Ricordiamo che l’eiaculazione precoce può dipendere da cause di diverso tipo, psicologiche o fisiche. Per chi ne soffre da sempre si parla di eiaculazione precoce primaria, mentre se il problema si verifica solo in alcune situazioni o periodi e non con tutte le partner si può definire come eiaculazione precoce situazionale.

Oggi sappiamo che l’eiaculazione precoce è un problema curabile con trattamenti farmacologici ad hoc, come Priligy, l’unico farmaco mirato per l’eiaculazione precoce. Nel caso però le cause siano di natura psicologica, o legate solo ad alcune situazioni particolari, il trattamento con i farmaci potrebbe non essere la scelta più indicata. In questo caso, oltre alla consulenza psicoterapeutica nei casi in cui ci siano motivazioni psicologiche alla base del problema, si possono provare alcuni rimedi naturali. Prima di elencarli, è bene tenere a mente che nessun rimedio “fai da te” può essere considerato un sostituto delle visite specialistiche con un andrologo o un urologo: in caso di problemi di eiaculazione precoce è sempre fondamentale rivolgersi a uno specialista prima possibile, con coraggio e senza vergogna, per comprenderne le cause e poter quindi intraprendere un trattamento mirato.

Comunque, appurato che il proprio disturbo non derivi da cause fisiche o anatomiche, alcuni rimedi naturali possono rivelarsi utili per alleviare l’ansia, una delle cause dell’eiaculazione precoce. Parliamo in particolare di rimedi alimentari che sembrerebbero favorire il rilassamento dei muscoli e della mente, un aiuto non da poco per chi ha scarse prestazioni sotto le lenzuola soprattutto in situazioni di stress. Fra questi rimedi ci sono i cibi a basso o nullo contenuto di grassi saturi, come il latte di mandorla, e i prodotti specifici per la concentrazione come il ginseng, alcune erbe officinali, note per le loro capacità sedative sull’ansia, come ad esempio la passiflora.

Oltre ai rimedi alimentari, possiamo anche parlare di alcune tecniche “meccaniche” per aumentare la durata dell’amplesso. Tra queste ci sono prima di tutto le posizioni per fare l’amore: si possono scegliere, infatti, quelle più dolci in termini di attrito su glande e asta del pene, quali quella a cucchiaio, sdraiati sul fianco. Tra le altre tecniche, sicuramente il coito interrotto e la strategia dello “stop and start”, ovvero fermarsi per qualche secondo quando si avverte di essere in prossimità dell’orgasmo per controllare l’eiaculazione e poi riprendere il rapporto. Anche la masturbazione è una risorsa per imparare a conoscere il proprio corpo, per capire quali aree siano troppo sensibili o per desensibilizzarle con la stimolazione nel tempo. Come già riportato in questo post, anche gli esercizi di Kegel, ovvero tecniche per rinforzare i muscoli pubococcigei, sono utili per avere un maggiore controllo su erezioni ed eiaculazione.

Tra i rimedi non del tutto naturali, ma comunque utili per ritardare l’eiaculazione e allungare la durata del rapporto sessuale ci sono anche condom ritardanti o creme lievemente anestetiche. Se niente di tutto ciò funziona, o se il proprio problema è di natura fisiologica, tuttavia, non resta che optare per un trattamento farmacologico ad hoc come Priligy, sempre sotto consiglio di un medico specialista e dietro prescrizione medica. È bene diffidare, invece, di farmaci sconosciuti o low cost, pubblicizzati spesso sul web e venduti senza bisogno di ricetta: si rischia di incappare in brutte sorprese, come farmaci contraffatti prodotti chissà dove, che possono mettere seriamente a repentaglio la propria salute!

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Eiaculazione: precoce, ritardata o impossibile?

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L’eiaculazione è la risposta sessuale maschile.
E’ un processo complesso composto da tre fasi:
– emissione del liquido seminale
– eiaculazione
– chiusura del collo vescicale.
Questi avvenimenti richiedono una coordinazione tra sistema nervoso vegetativo e sistema nervoso somatico.
La capacità di eiettare lo sperma attraverso l’uretra è data dalla stimolazione del nervo pudendo, che determina la contrazione della muscolatura striata del perineo.
La variazione soggettiva dell’evento è condizionata dalla percezione che viene influenzata, oltre che da elementi neurosentitivi, da elementi psicologici inerenti la situazione e la relazione con il partner.
Si possono avere diversi disturbi dell’eiaculazione:

  1. Eiaculazione precoce
  2. Eiaculazione ritardata
  3. Eiaculazione impossibile o aneiaculazione

         Eiaculazione precoce

L’eiaculazione precoce è considerata come la più comune disfunzione sessuale maschile. Si può definire precoce quando avviene dopo una sollecitazione sessuale di bassa intensità o di breve durata. Dal punto di vista clinico è abbastanza difficile definirla con precisione ed in modo unanime; i criteri diagnostici sono cambiati negli anni e diversi tra i vari studiosi. Alcuni protocolli clinici definiscono l’eiaculazione come precoce se il tempo di contenimento in vagina è di un minuto, altri se inferiore a cinque minuti. Sicuramente possiamo dare un giudizio oggettivo di eiaculazione precoce, quando essa avviene “ante portam” ovvero prima della penetrazione, oppure immediatamente dopo la penetrazione. Possiamo avere, invece, un giudizio soggettivo quando il soggetto ritiene insoddisfacente il tempo intercorso tra l’inizio della stimolazione sessuale e l’eiaculazione con il conseguente scarso piacere orgasmico. In sintesi la precocità è una condizione per cui un uomo è incapace di esercitare un controllo volontario, così che nel momento di una intensa e soggettiva, forte eccitazione raggiunge rapidamente l’orgasmo. In relazione all’epoca dell’insorgenza possiamo distinguere l’ E.P. in:

– primaria, se presente fin dai primi rapporti (ad eziologia prevalentemente psicologica )
-secondaria, se si presenta, spesso progressivamente, dopo anni di sessualità soddisfacente (di natura organica o mista o in concomitanza di deficit erettivo )

Cause organiche di E.P. primaria:

  • spina bifida
  • assunzione di sostanze, come amfetamina e allucinogeni
  • anomalie del pene: brevità del frenulo, balaniti, incurvamenti notevoli del pene

Cause organiche di E.P. secondaria:

  • prostato-vesciculiti
  • interventi di chirurgia pelvica
  • traumi alla colonna vertebrale
  • difficoltà erettive

Cause psicologiche:

  • difficoltà ad avvertire la sensazione premonitrice dell’eiaculazione
  • abitudine alla masturbazione clandestina, frettolosa o a rapporti sessuali rapidi
  • ansia da prestazione
  • difficoltà per l’eccessiva emotività o inibizione nel rapporto con l’altro sesso
  • reazione a disfunzioni femminili come la dispareunia, vaginismo o altre difficoltà alla penetrazione
  • difficoltà relazionali della coppia

Sintomatologia:

  • Eiaculazione in breve tempo
  • Difficoltà dell’uomo di provare piacere del proprio orgasmo
  • Difficoltà dell’uomo di dare piacere alla partner

Conseguenze:

  • Frustrazione per entrambi i partner, con successiva difficoltà nella relazione
  • Ansia per la prestazione sessuale.
  • Depressione per il senso di inadeguatezza e per l’insoddisfazione sessuale
  • Evitamento o rifiuto di rapporti sessuali

Consigli generali:

  • Avere rapporti sessuali più frequenti favorisce un maggior controllo eiaculatorio
  • E’ bene che la coppia parli del problema con spirito costruttivo.
  • La partner eviti i rimproveri e incoraggi il compagno a recarsi dallo specialista e proponga di andare insieme per una terapia di coppia.
  • Non pensare che il problema si risolverà con il tempo, poichè è dimostrato dall’esperienza che la risoluzione non avviene da sola

Trattamenti:

Per accertarsi che non vi siano a cause organiche è bene sottoporsi ad una visita urologica.
Dopo questo accertamento, soprattutto se non vi sono problemi organici, la cura specifica è di tipo psicosessuologico.
La Dott.ssa Bado, dopo studi, ricerche ed esperienza professionale decennale, ha messo a punto con successo una metodologia specifica per la cura dell’eiaculazione precoce.
Il primo obiettivo è sviluppare nel soggetto la conoscenza del processo eiaculatorio, con il riconoscimento della sensazione del momento dell’inevitabilità eiaculatoria ed il suo controllo tramite una tecnica specifica.
Fin dai primi giorni si ha il controllo dell’eiaculazione, che andrà sempre più migliorando. Il percorso psicosessuologico per il controllo dell’eiaculazione precoce si attua in poche sedute, che possono essere sia individuali che di coppia.
Vengono impartite spiegazioni e prescrizioni di comportamento affinché il rapporto sessuale sia più soddisfacente per entrambi.
Anche durante un percorso di coppia sono previsti momenti individuali per approfondire tematiche personali e relazionali specifiche per i due partner.
Vengono curate anche le problematiche di tipo ansioso con il relativo trattamento che potrà utilizzare le terapie di rilassamento come il Training Autogeno o altre modalità altrettanto efficaci.

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  1.  Eiaculazione ritardata

L’eiaculazione è ritardata quando avviene solo dopo una stimolazione sessuale che deve essere molto intensa e perdurare per un tempo molto lungo, sia in fase di autoerotismo che nel rapporto sessuale interpersonale. Si considera ritardata quando il protagonista giudica soggettivamente che il tempo necessario per arrivare all’eiaculazione è eccessivamente lungo, tanto da creare disagio a lui e/o alla partner.

Si divide in :

– primaria (quando è presente fin dall’inzio della vita sessuale dell’individuo)
– secondaria (quando si manifesta dopo anni di una vita sessuale soddisfacente)
– assoluta (quando non si ha mai l’eiaculazione)
– situazionale ( quando non si ha eiaculazione nella maggioranza di rapporti)

Cause di tipo organico:

  • diabete
  • ipotiroidismo
  • tumori o traumi del midollo
  • sclerosi multipla
  • morbo di Parkinson
  • neuropatie

Cause di tipo psicologico:

  • Traumi psicosessuali del passato
  • Dogmi religiosi
  • Educazione familiare repressiva
  • Tabù e pregiudizi
  • Ansia da prestazione
  • Interferenza tra rapporto affettivo e funzione erotica
  • Difficoltà di comunicazione o di potere nella coppia
  • Paura del godimento sessuale proprio o della partner
  • Evitamento di una gravidanza e delle responsabilità
  • Paura dell’insuccesso e dell’abbandono

Consigli generali:

E’ opportuno chiedere un consulto di uno specialista quando il soggetto ritenga di non avere dei tempi di eiaculazione soddisfacenti.
Si potranno così comprendere le cause della disfunzione ed avere le cure necessarie.

Trattamenti:

Nella maggioranza dei casi, l’e. ritardata è d’origine psicologica e pertanto e necessario effettuare delle sedute ed un percorso psicoterapico di sessulogia.
Il sessuologo insegnerà tecniche di rilassamento e di addestramento alla percezione di sensazioni più intense. Il trattamento da buoni risultati, nel 75 per cento dei casi.

          Eiaculazione impossibile

E’ eiaculazione impossibile quando non avviene durante l’autoerotismo o il rapporto sessuale.

L’aneiaculazione è l’assenza di eiaculazione che può essere accompagnata o meno dall’orgasmo, pertanto si hanno le due forme “orgasmica” e “non orgasmica”. Si ha eiaculazione retrograda quando lo sperma non fuoriesce ma si immette nella vescica invece che all’esterno. Può dipendere da varie cause, fra cui, in ordine di frequenza:

  • Inibizione sessuale
  • Inibizione farmacologica (antidepressivi e neurolettici)
  • Malattie prostatiche
  • Disfunzioni del sistema nervoso autonomo

L’aneiaculazione, specialmente nella variante orgasmica, spesso non è distinguibile dalla eiaculazione retrograda. L’analisi delle urine, finalizzata alla ricerca di spermatozoi nell’urina, permette la diagnosi corretta.

Cause di tipo organico:

  • Malattie prostatiche o delle vescicole seminali
  • Interventi di prostatectomia
  • Infiammazioni o traumi post-chirurgici
  • Neuropatia diabetica
  • Insufficienza del sistema endocrino con deficit di testosterone
  • Ipotiroidismo
  • Tumori o traumi del midollo
  • Sclerosi multipla
  • Morbo di Parkinson
  • Terapie con farmaci antidepressivi

Cause di tipo psicologico:

  • Ansia da prestazione
  • Terrore della paternità
  • Timore inconscio dell’altro sesso
  • Autocontrollo eccessivo

Sintomatologia:

  • Assenza di eiaculazione nonostante la sensazione orgasmica
  • Assenza di eiaculazione e di orgasmo
  • Eiaculazione senza orgasmo
  • Insoddisfazione per lo sforzo psichico (spesso la partner lamenta il disagio) e fisico che tale disturbo comporta

Consigli generali:

E’ opportuno chiedere un consulto di uno specialista quando il soggetto ritenga di non avere dei tempi di eiaculazione soddisfacenti.
Si potranno così comprendere le cause della disfunzione e avere le cure necessarie.

Trattamenti:

Nella maggior parte dei casi l’e. impossibile ha cause di tipo psicologico.
Pertanto è necessario rivolgersi ad uno specialista in sessuologia ad attuare una terapia sessuale del singolo o della coppia.
L’obiettivo principale di questi incontri è quello di far prendere consapevolezza al paziente delle dinamiche sottese, con la disamina della sua storia personale soprattutto in ambito sessuale.

Il sessuologo impartisce prescrizioni di comportamenti e modalità di rapporto sessuale che il soggetto svolgerà con la sua partner.
Il terapeuta si può avvalere di tecniche di Rilassamento e di Visualizzazione Guidata per permettere al paziente di superare il blocco psicofisico e prendere contatto con le proprie istanze più profonde.
Attraverso il Training Autogeno il soggetto impara a rilassarsi, ad essere in armonia con se stesso per raggiungere l’obiettivo desiderato. La terapia è complessa ed articolata, adatta alla specifica problematica di ogni singolo paziente.

Dott. Andrea Militello, Urologo Andrologo

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