Pene curvo: un problema comune

pene curvo

Al contrario di quanto si pensi, il pene difficilmente risulta essere totalmente dritto. Infatti, la maggior parte degli uomini (circa l’80-85%) ha il pene leggermente curvo. La curvatura del pene è una condizione molto più diffusa di quanto si possa immaginare. Solo in Italia si stima che interessi il 7% degli uomini.

Esistono vari tipi di curvatura peniena e di vario grado, nella maggior parte dei casi però queste sono normali e fisiologiche e non rappresentano un problema né a livello funzionale né a livello puramente estetico. In generale la curvatura del pene è evidente solo in fase di erezione e può essere verso l’alto, verso il basso e/o laterale.

Nei casi in cui sia presente fin dalla nascita, si parla di curvatura congenita, la quale è dovuta ad un’assimetria nello sviluppo dei corpi cavernosi. Questo problema solitamente non si nota prima della pubertà, quando i tessuti del pene subiscono un rapido accrescimento e iniziano le erezioni mattutine e la masturbazione. Quando invece si presenta in età adulta si parla di curvatura acquisita. Questo tipo di curvatura viene chiamata Induratio Penis Plastica (IPP), detta anche malattia di La Peyronie. Questa è determinata da una cicatrice o ispessimento della tunica albuginea del pene, cioè la guaina che ricopre i corpi cavernosi, e si presenta in corrispondenza di un nodulo o una placca dura.

L’origine di questo problema è solitamente traumatica. La curvature infatti compare in caso di traumi o microtraumi a carico del pene che si possono verificare anche durante i rapporti sessuali, e può essere accompagnata da dolore.

Insomma, può succedere che un giorno ci si ritrova con il pene curvo, magari dolorante e la vita – non solo quella sessuale – cambia… Infatti, la curvatura può presentarsi anche un anno dopo il trauma.

Oltre all’imbarazzo e al disagio per una questione puramente estetica, una curvatura del pene può creare delle difficoltà nel rapporto sessuale, rendendolo doloroso e complicato per entrambi i partner. Inoltre, per via della retrazione del tessuto durante la cicatrizzazione, la malattia di La Peyronie può determinare una significativa perdita di lunghezza e problemi di erezione.

Le fratture al pene sono molto più comuni di quanto si possa immaginare, ma nella maggior parte dei casi il processo di cicatrizzazione avviene senza alcun problema e relativamente in fretta. Nei casi in cui questa non avvenga come dovrebbe si crea un accumulo di tessuto cicatriziale e la conseguente placca o nodulo, e così si ha l’Induratio Penis Plastica.

Ma quando il pene curvo è davvero un problema?

A quanto dicono gli andrologi sotto i 45 gradi si tratta di una curvatura lieve, che in generale non è rilevante a livello clinico ma può comunque creare disagio e problemi psicologici rendendo la vita sessuale difficile. Oltre i 45 gradi invece si parla di una vera e propria problematica, in quanto a seconda del grado di curvatura la penetrazione può diventare addirittura impossibile, con tutte le conseguenze psicologiche che ne derivano.

Come fare a curare e raddrizzare il pene curvo?

In caso di curvature gravi l’unico rimedio possibile è la chirurgia. Con un intervento di corporoplastica l’incurvatura del pene può essere raddrizzata con buoni risultati. Esistono diverse tecniche per ottenere il raddrizzamento del pene. Lo scopo è quello di portare i corpi cavernosi alla stessa lunghezza, allungando il lato più corto, accorciando il lato più lungo tramite la tecnica di innesto di materiali. Questo intervento può essere effettuato anche in day hospital con anestesia locale.

In alcuni casi specifici di malattia di La Peyronie la corporoplastica potrebbe non essere sufficiente, e potrebbe essere necessario rimuovere la placca.

L’intervento chirurgico può essere effettuato solo a partire dai 15-16 anni di età e solitamente non viene praticato per curvature al di sotto dei 30 gradi, anche se comunque ogni caso va valutato a parte. Inoltre, può essere effettuato in qualunque struttura sanitaria pubblica e i costi sono completamente a carico del Servizio Sanitario Nazionale.

Cosa faccio se ho il pene curvo?

Come prima cosa bisogna consultare uno specialista. Rivolgendosi all’andrologo si può valutare l’entità e il grado della curvatura e vedere se è il caso di intervenire e come.

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Disturbi più comuni che condizionano il sesso

disturbi sessuali comuni

Le disfunzioni sessuali e i problemi che possono avere degli effetti sulla sessualità maschile sono molto più diffusi di quanto si possa pensare. Infatti, sono milioni gli uomini in tutto il mondo che si trovano a dover far fronte a disturbi che pregiudicano la loro vita sessuale e spesso, di conseguenza, anche i loro rapporti di coppia.

Il fatto è che la maggior parte degli uomini non è a conoscenza del fatto che siano in tanti a condividere questi problemi sotto le lenzuola e ha la percezione di far parte di una piccola minoranza anomala. L’imbarazzo e la frustazione che derivano da questo sentirsi “sbagliati” o “in minoranza” portano ad una riluttanza da parte di chi soffre di disfunzioni sessuali ad intraprendere un trattamento. Infatti, dalle statistiche – che sono solo parziali – risulta che un buon 70% di coloro che hanno problemi non si rivolge a nessun medico o specialista. In molti casi non si cerca nessuna soluzione e si prova ad ignorare il problema, in altri invece si opta per rimedi fai da te (i quali, oltre che inefficaci, possono essere più o meno pericolosi).

La tendenza generale è comunque quella di chiudersi in se stessi e aggirare il problema anche con il partner. Questo ovviamente va a creare tensioni nella coppia e può essere alla base di un allontanameno o addirittura di una rottura.

Ecco i 5 problemi che condizionano il sesso e di cui gli uomini non vogliono parlare…

  1. Disfunzione erettile o impotenza: un disturbo molto diffuso che colpisce più di 3 milioni di italiani. Si tratta di quella condizione per cui l’uomo non riesce ad avere o a mantenere un’erezione sufficiente per poter avere un rapporto sessuale. E’ molto frequente in età più adulta, ma circa il 40% degli uomini che ne soffrono risulta essere nella fascia tra i 25 e i 45 anni di età. Le cause possono essere sia organiche che psicologiche, e in alcuni casi sono legate allo stile di vita e a problemi comportamentali. Tra i trattamenti più efficaci e utilizzati ci sono farmaci come Viagra, Cialis e Levitra.
  2. Eiaculazione precoce: è la disfunzione sessuale più comune e ne soffre circa il 33% della popolazione maschile. Consiste nell’incapacità o difficoltà di controllo da parte dell’uomo del riflesso eiaculatorio. Generalmente si ha questo problema quando l’eiaculazione avviene prima o entro i 2 minuti dalla penetrazione, o comunque in tempistiche troppo brevi da poter avere un rapporto sessuale soddisfacente. Le cause nella maggior parte dei casi sono psicologiche, ma in alcuni casi possono essere organiche. Per il trattamento di questa condizione esistono alcune creme o spray per uso topico e un solo farmaco per via orale, il Priligy, a base di dapoxetina.
  3. Induratio penis plastica: detta anche Morbo di La Peyronie. Questo problema ha un’incidenza abbastanza rara e di solito colpisce gli uomini al di sopra dei 40 anni, ma in alcuni casi si presenta anche prima. Si tratta di una condizione caratterizzata da una curvatura del pene dovuta ad una lesione fibrosa, la cosiddetta placca o nodulo, che può causare dolore al momento dell’erezione e rendere l’atto sessuale difficile o addirittura impossibile. La curvatura può essere sia verso l’alto che verso il basso o di lato. Le cause non sono ben note ancora, ma si ritiene che traumi, microtraumi e predisposizione genetica possano essere alla base di questa patologia. Esistono varie opzioni di trattamento a seconda della gravità del caso. Quando la curvature causa dolore e rende difficoltosi i rapporti solitamente si opta per l’intervento chirurgico. Oltre alla chirurgia si stanno esplorando terapie farmacologiche che includono farmaci per uso orale come anche iniezioni di collagenasi.
  4. Testosterone basso: il testosterone è il più importante degli ormoni maschili e aiuta a mantenere la libido, favorisce la produzione di sperma e lo sviluppo di muscoli e massa corporea. Con bassi livelli di testosterone si ha un calo della libido e sbalzi di umore repentini. Per riconoscere il problema bastano dei semplici esami del sangue. Una volta appurato che il livelli di testosterone sono bassi si discutono le possibilità di trattamento con il proprio medico. Una delle possibili opzioni è la terapia ormonale sostitutiva.
  5. Incontinenza urinaria da stress o da sforzo: un problema comune che porta a perdite involontarie di urina in seguito all’aumento della pressione intra-addominale. Questo problema se si presenta al momento del rapporto può portare imbarazzo e avere un forte impatto sulla vita sessuale. Le cause potrebbero essere Danni al pavimento pelvico o lesioni alle terminazioni nervose che controllano gli sfinteri dell’uretra. Questa condizione spesso è dovuta e presente in concomitanza con altre patologie e quindi può non essere riconosciuta con facilità. Comunque questo è un problem ache può essere trattato sia con i farmaci che con terapie comportamentali.

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